Negli ultimi tempi la moda sta vivendo un periodo di trasformazione e si sa, non sono tempi facili per questo settore ma nonostante questo sul mercato e sulle passerelle, si affacciano brand emergenti. Giovani designers innovativi e spesso indipendenti che attirano l’attenzione degli addetti ai lavori. Il mondo della moda sta cambiando, effetto dei social media e dei canali digitali ma anche a causa del modificarsi delle abitudini dei consumatori. I nuovi brands o relativamente tali, con idee creative, in alcuni casi al di fuori degli schemi, sfidando quelle che sono le tradizionali dinamiche del sistema moda, si stanno facendo largo in un mondo, quello della moda che sembra essere più una giungla.
Molti brands giovani ed indipendenti hanno trovato nelle piattaforme digitali e nei social, Istagram, Tik Tok e altri canali di contenuti visivi, dei forti alleati che permettono loro di entrare nel mercato globale evitando il passaggio dalle grandi catene di distribuzione o dalle tradizionali passerelle.
Durante l’ultima fashion week parigina, dove sono andate in scena le collezioni autunno/inverno 2025/26, alcuni marchi emergenti si sono fatti notare, non poteva essere altrimenti, viste le scelte stilistiche. Chi non è passato inosservato, è stato, ad esempio, il marchio Duran Lantink, che ha messo in scena una sfilata in ufficio, un budget ridotto ma che ha attirato l’attenzione di Parigi. Sostenibilità nulla ma quanto meno troviamo la creatività. Gli abiti si staccano dal corpo, inventando volumi, unendo materiali tradizionali al latex, i canoni estetici non sono standardizzati. La sfilata F/W 2025/26 intitolata “Duranimalier”, ha sicuramente dato uno scossone alla fashion week parigina, con lo spirito creativo del designer olandese del brand. Caratteristica di Durant Lantink è l’indagine sul corpo e le sue forme, attraverso la prospettiva distorta dei suoi abiti rigonfi. Per l’occasione parigina, ha stupito utilizzando il latex, per riprodurre busti maschili e femminili, passando al body painting, dando vita a pattern animalier, concludendo con un total look in denim con lato B effetto nudo. Le sue creazioni sfidano il concetto di portabilità, di bellezza e bruttezza, concetti che oggi la moda non può veicolare, lo dimostrano le ragazze che in passerella hanno sfilato con pettorali maschili e seni che ballano sui modelli, jeans immettibili ma diventati già segno distintivo del brand. Non si può dire, però, che non vengano ribaditi valori di inclusività e diversità.