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Ogni anno la Côte d’Azur celebra la magia del cinema con il Festival di Cannes, uno degli eventi cinematografici più prestigiosi al mondo, insieme al Festival di Venezia e la Berlinale.
Il Festival di Cannes nasce ed ha una storia affascinante e glamour le cui origini risalgono alla fine degli anni’30 del secolo scorso, su proposta dell’alto funzionario Philippe Erlanger e del giornalista Robert Favre La Bret. Inoltre il ministro francese dell’istruzione Jean Zay, propose di organizzare proprio a Cannes un Festival cinematografico internazionale, dando una risposta forte all’ingerenza antifascista e nazista nella selezione dei film per la Mostra del Cinema di Venezia. La città di Cannes il 31 maggio 1939, viene scelta come sede del Festival al posto della cittadina di Biarritz e le stars di Hollywood tra cui Cary Grant, Tyron Power e Spencer Tracy a bordo del transatlantico della MGM, raggiungono la Croisette per prendere parte al Galà di apertura del Festival, presenziando alla proiezione privata del film “Il Gobbo di Notre Dame” di William Dieterle.


L’inizio del film è previsto per il mese di Settembre ma il 1 del mese, le truppe tedesche invadono la Polonia, il resto della storia la conosciamo e il Festival viene rimandato inizialmente di una decina di giorni ma l’aggravarsi della situazione, con la dichiarazione di guerra della Francia e del Regno Unito alla Germania, il Festival di Cannes viene annullato.
Verrà finalmente inaugurato il 20 Settembre del 1946 al Casinò di Cannes, nell’atmosfera più distesa del dopoguerra.
Nel 1947 il Festival s trasferisce al Palais Croisette , dove ora si trova l’attuale JW Marriot Hotel, ospitando la kermesse del cinema per 33 anni. L’aumento della popolarità del Festival, costringe gli addetti ai lavori nel 1982, a trasferire la sede del Festival nel nuovo Palais des Festival et des Congrés, definito “Il Bunker”. Qui verranno proiettati i films e si terranno gli eventi principali della manifestazione, diventando così il cuore pulsante della manifestazione. Il Palais, in origine progettato dagli architetti Brut e Bennet, verrà ampliato nel 2013, dando alla struttura uno stile elegante e contemporaneo, integrandosi perfettamente con il paesaggio di Cannes. La struttura comprende tre aree distinte a partire dal Grand Auditorium Louis Lumière, sede delle cerimonte ufficiali del Festival, la cui capienza è di 2.300 posti a sedere. C’è poi il Foyer del Grand Auditorium ed il Salon Pierre Viot, chiamato così in onore di colui che ha diretto il Festival dal 1985 al 2000, salone conosciuto precedentemente come Salon Croisette, con un affaccio impareggiabile sulla baia di Cannes e sulla Croisette.
Il Festival fu soggetto a numerose vicissitudini , venne annullato per qualche anno a causa di problemi di budget, per riprendere a pieno ritmo nel 1951, spostando la data dell’appuntamento da Settembre a Maggio. La manifestazione sarà soggetta a trasformazioni e cambiamenti nel corso degli anni, venendo anche coinvolta negli avvenimenti politici del Paese, come accadde nel 1968. Quando il Festival fu coinvolto nelle proteste studentesche e alcuni registi come Carlos Saura e Milos Forman, ritirarono le loro opere e Luis Malle con altri registi occuparono il Palais , interrompendo le proiezioni per solidarietà con i movimenti studenteschi. Gli anni ’70 saranno un periodo di numerosi cambiamenti per il Festival di Cannes, la durata dell’evento verrà ridotta a 12 giorni e con Gilles Jacob nel ruolo di delegato generale si introduce la “ Caméra d’Or”, un premio per i registi esordienti e la sezione “Un certain Regard”. Jacob introduce poi, affianco agli accademici, che sino ad ora costituivano la giuria, celebrities e personaggi dell’industria del cinema. Nel 1995 crea la “Cinefondation”, una sezione a sostegno del cinema nel mondo, con un’attenzione particolare alla figura dello sceneggiatore. Nel 2000 Gilles Jacobs viene eletto presidente del Festival, ruolo che esercita tutt’ora. Ad oggi si stima che nei 12 giorni della Kermesse, sono circa 200.000, tra addetti ai lavori, critici, appassionati, filmakers, le persone che arrivano a Cannes. Lo sapevate che la “Palm d’Or” non è stato sin da subito il premio conferito dalla giuria al miglior regista ma nel 1954 il premio era il “Grand Prix du Festival International du Film”, ed era una scultura realizzata dall’artista in voga nel momento.
Nel 1955 viene indetto il concorso per realizzare un trofeo che rendesse omaggio allo stemma araldico della città di Cannes, nasce così la Palma d’Oro ad opera della gioielleria Lucienne Lazon.


Il primo film a ricevere la Palma d’Oro fu “Marty” di Delbert Mann, anche se per i dieci anni successivi, il premio rimarrà il Grand Prix. Solo nel 1975, si introdusse definitivamente la Palma d’Oro, diventando il simbolo distintivo del Festival, il cui design è ad opera di Caroline Cheufele, presidente di Chopard, va da sé che la scultura sia realizzata in oro 24 carati e montata su un singolo blocco di cristallo. Nel corso degli anni, Il Festival di Cannes ha visto la partecipazione di attori e registi di fama mondiale, promuovendo il cinema internazionale, a partire da pietre miliari della storia del cinema come “Roma città aperta” di Roberto Rossellini o “Miracolo a Milano” di Vittorio De Sica, negli anni il Festival ha continuato a celebrare il cinema con le proprie diversità e le eccellenze, confermando di avere un ruolo centrale nell’industria cinematografica. Sono numeroso i registi che hanno ricevuto la Palma d’Oro, da Francis Ford Coppola nel 1979 con “Apocalypse Now”, Martin Scorsese nel 1976 con “Taxi Driver”, Ken Loach ha ricevuto il premio per ben due volte nel 2006 e 2016, Quentin Tarantino per “Pulp Fiction” nel 1994. Non si può dimenticare Roman Polanski con “Il Pianista” nel 2002, vincitore anche di un Oscar come miglior attore per Adrian Brody e a ricevere la Palma d’Oro tra i registi italiani ci fu Nanni Moretti con “La stanza del figlio”.
Ogni anno il Festival di Cannes si conferma, non solo una celebrazione del cinema, ma un evento che riflette i cambiamenti della società con le trasformazioni culturali, sociali e politiche alle quali è soggetta. Tra grandi ritorni, sorprendenti esordi e messaggi politici lanciati dal palco e dalle conferenze stampa, il ruolo del Festival rimane quello di punto di riferimento imprescindibile per l’industria cinematografica mondiale. Con l’augurio che il cinema continui ad emozionare, provocare e far riflettere.