
ARMANI: L’ELEGANZA DECLINATA IN OGNI SUA FORMA.
Giugno 27, 2025
VALENTINO IN CRISI: È GIÀ FINITA L’ERA ALESSANDRO MICHELE? I RICAVI CROLLANO E VENTURINI VICINO ALL’ ADDIO
Luglio 14, 2025
Tra pizzi, trasparenze e silhouette teatrali, il maestro della couture calabrese incanta con le sue creazioni sartoriali, senza mai dimenticare la promozione del patrimonio culturale del Sud.
In un panorama della moda, sempre più dominato da omologazione e fast-fashion, Anton Giulio Grande, si distingue come custode e portavoce di un’estetica raffinata e consapevole, capace di coniugare la tradizione sartoriale italiana con una visione attuale e contemporanea dell’eleganza.
Impegnato nella valorizzazione del Made in Italy, direttore creativo il cui talento è ormai riconosciuto dalle dive del jet-set internazionale, Grande incarna un’idea di moda, che fonde arte, cultura e racconto personale. Il suo stile ben connotato, si distingue per i ricami preziosi degli abiti, echi e riminiscenze che arrivano dalla sua terra d’origine, pizzi e ricami che provengono dal passato, da una tradizione artigianale da custodire e salvaguardare, silhouette sensuali che sembrano uscire da un sogno rinascimentale e una particolare cura del dettaglio, tornando ad “investire” il vestito di un valore simbolico e teatrale.
Non a caso il lavoro di Anton Giulio Grande, ha avuto un impatto significativo anche nel mondo del teatro, collaborando alla creazione di costumi per spettacoli e musical. In particolare ha curato gli abiti di scena per la versione italiana del musical Moulin Rouge ed ha presentato le sue creazioni in contesti prestigiosi come la Royal Albert Hall di Londra. Le sue creazioni raccontano una femminilità intensa e scenica che affonda le radici nella storia del costume e della bellezza del Sud Italia.
E’ evidente che Anton Giulio Grande, non sia solo uno stilista di alta moda ma un vero e proprio ambasciatore culturale del made in Italy. Oggi, infatti, oltre a realizzare e firmare abiti indossati da attrici e volti televisivi, lo stilista ricopre un ruolo sempre più centrale nella valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano, attraverso eventi, mostre e collaborazioni istituzionali, intrecciando moda e territorio, couture e cultura.
Perchè la moda e la cultura, a detta dello stilista, devono essere inscindibili, l’una deve essere complementare all’altra al fine di vestirsi sempre con lo sguardo volto all’estetica. I suoi abiti raccontano le donne e la loro identità, così come un paesaggio e la tradizione che non si esaurisce nel tempo.
- Collezione SS 2024
- Collezione SS2024
- Collezione SS 2024
- Collezione SS 2024
Non a caso, sono ormai numerosi i riconoscimenti che testimoniano come Grande, pur incarnando le vesti di couturier, abbia assunto il ruolo di ambasciatore culturale e imprenditoriale, aprendo un dialogo importante tra moda e istituzioni, confermando la sua visione della moda come hub identitario, economico ed artistico.
Solo per citare alcuni dei riconoscimenti più recenti, il 30 Settembre 2024, dopo la Milano FW, lo stilista ha ottenuto l’Haward 2024 “Design of the Years” dalla Camera della Moda Svizzera e il premio EG Magazine Innovazione e Moda, riconosciuti per talento, ricerca materica e coerenza stilistica. Inoltre il 14 Giugno 2025, Grande è stato insignito del Titolo di Cavaliere al Merito dell’Imprenditoria Italiana da Confimprenditori, durante la prima edizione del Festival dell’Imprenditore – Cibo & Moda in Italy nell’era dell’IA, tenutosi a Roma. Il premio “Tpm the Artist 2025 Valore ai valori” e la Stella d’Oro agli Star People Award, senza dimenticare il Premio EG Magazine Innovazione e Moda.
Tra gli obbiettivi di Anton Giulio Grande, è sicuramente in primo piano la volontà di contribuire alla promozione territoriale della sua regione: la Calabria. Il legame tra il designer e la sua terra d’origine è profondo, la Calabria è una continua fonte di ispirazione estetica, culturale e morale, non è mai stata solo uno sfondo biografico ma parte integrante del suo processo creativo.
I suoi abiti ricchi di dettagli, richiami architettonici e sensualità mediterranea, non raccontano il solito cliché del Sud ma ne raccontano una bellezza autentica, la forza dell’artigianato e la potenza culturale.
Nato a Lamezia Terme e cresciuto in una famiglia “tutta al femminile”, Anton Giulio Grande porta con sé il gusto del bello e dello stile, appreso dalla madre, facendo tesoro di quell’educazione al rigore estetico insegnatogli dalla nonna paterna che si impone tutt’oggi nelle sue creazioni.
Lo stilista ha sempre rivendicato con orgoglio le sue origini calabresi e più volte ha dichiarato di voler scrivere una pagina glamour e colta della Calabria, smentendo gli stereotipi che spesso gravano su questa regione. La moda, diventa così, una sorta di riscatto culturale e civile, uno strumento per restituire alla Calabria dignità internazionale, attraverso l’eleganza della couture, la narrazione del territorio e del suo artigianato.
Non solo la sua terra natia è al centro del suo processo creativo, ma parte preponderante delle sue creazioni vedono come focus la femminilità, senza mai imporre una propria visione di quest’ultima, esaltando però ciò che già è presente in ogni donna: sensualità, forza e carisma.
La femminilità per Grande è teatrale, viva e scenografica. I suoi abiti celebrano la donna come una figura iconica, quasi mitologica, con un’estetica che riporta al grande cinema del passato e alle dive di un tempo, alle “femmes fatales” del cinema d’antan come Marlene Dietrich, Lana Turner o Rita Hayword, senza mai perdere di vista la contemporaneità.
E’ chiaro che le creazioni di Anton Giulio Grande, siano pensate per figure femminili che vogliono esprimersi, celebrando la bellezza e la sensualità, gli abiti incarnano una presenza scenica con l’energia e le emozioni che ne derivano.
Nel corso della sua carriera, il designer ha vestito numerose celebrities italiane, che hanno scelto i suoi abiti per red carpet, programmi TV ed eventi pubblici. Tra tutte le attrici vestite da Grande, il suo legame più genuino e duraturo è con Manuela Arcuri. Li accomuna un’amicizia ventennale, professionale e personale, sono molte le occasioni in cui l’attrice ha indossato gli abiti dello stilista ma l’evento che simboleggia meglio questo sodalizio è stato il red carpet del Festival del Cinema di Roma 2024. Dove l’abito confezionato per Manuela Arcuri, un long dress appartenente alla collezione FW24 ispirata alla figura di Maria Callas, realizzato con tessuti pregiati, trasparenze, cristalli swarosky e perline, con una palette cromatica elegante dai toni pastello che sfumano dal rosa salmone al grigio perla, ha messo in evidenza la sensualità, l’eleganza e l’armonia delle forme dell’attrice, senza mai apparire volgare.
In un momento in cui la moda è soggetta a rapidi cambiamenti e cede spesso il passo all’effimero, Anton Giulio Grande resta fedele a un’estetica che ha radici, una visione e una memoria, rimanendo sempre coerente ai propri canoni stilistici. I suoi abiti rimangono nel tempo, parlano di una femminilità potente, scenica ma mai urlata, raccontano una Calabria che non è più solo una periferia scenografia, ma centro creativo e fulcro simbolico. La moda con Anton Giulio Grande torna ad essere un linguaggio che celebra la bellezza come valore e la cultura come struttura portante di essa.
“La mia Calabria è il mio orgoglio, la mia ispirazione. Ogni abito che creo porta con sé un pezzo della mia terra: i colori, le forme, la forza delle donne del Sud. Credo che la moda possa essere un veicolo straordinario per raccontare la bellezza nascosta del nostro territorio e riscattarne l’immagine”.
– Anton Giulio Grande


Nel futuro del maestro Grande c’è la volontà e l’entusiasmo di continuare a svolgere il proprio lavoro ancora a lungo, portando le proprie creazioni oltre i confini dell’Italia e uno sguardo rivolto anche al mondo del cinema.