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E’ sufficiente evocare il nome Dolce&Gabbana e la mente ci riporta alla Sicilia, a donne in veste di fame fatale, in total black, rese sensuali da pizzi e trasparenze, inguainate in bustier leopardati, donne provocanti in sottovesti che strizzano l’occhio alla lingerie degli anni ’40 e ’50 di un’Italia tutta mediterranea.
Dolce&Gabbana è uno dei brand italiani più iconici a livello internazionale, il loro stile è diventato inconfondibile, grazie ad un’identità forte che rimanda alle origini di Domenico Dolce, dove la Sicilia diventa il DNA del marchio, uno dei brand più amati e indossati dalle celebrities.
Per raccontare la storia di Domenico Dolce e Stefano Gabbana è necessario fare un salto indietro nel tempo e tornare al 1979, quando la conoscenza tra i due giovani, avviene tramite una telefonata nello studio milanese dello stilista Giorgio Correggiani, dove Domenico Dolce lavorava e dove da lì a poco, verrà assunto anche Stefano Gabbana. Tra i due nasce subito una simpatia ed iniziano a collaborare ad una linea di abbigliamento, creata qualche tempo prima da Dolce, chiamata “DO.nna DO.nna”, lasciando sottintendere il nome di Domenico Dolce, su suggerimento di Correggiani e la prima presentazione della collezione avviene da Burghy, in via Vittorio Veneto a Milano. Erano la fine degli anni ’70 inizio ’80, il budget dei due stilisti, alle prime armi, è decisamente ridotto, mancano i soldi per pagare le modelle, così gli abiti vengono fatti indossare da manichini, seduti ai tavoli in modo da confondersi con i clienti. La seconda sfilata, va in scena ad un orario un pò insolito, a mezzanotte e presso il salone di un parrucchiere, l’atmosfera è a dir poco warholiana ma anche in questo caso, il tanto sospirato successo non arriva. Domenico e Stefano, però, non si perdono d’animo e nel loro piccolo studio di Porta Vittoria , nei pressi del tribunale di Milano, continuano a lavorare. Qualcosa inizia a cambiare, quando a Firenze, al Pitti uomo, i due stilisti vengono scelti come nuove proposte per Milano Collezioni. La prima collezione con l’etichetta Dolce&Gabbana, sfila nell’ottobre del 1985, questa volta la mancanza delle modelle per questione di costi, viene aggirata chiedendo aiuto alle amiche, che completano gli outfit con i loro accessori, eliminando così altri costi. La collezione si chiama “ Real Woman”, in onore alle amiche che li hanno supportati ed aiutati, la tenda per il palcoscenico è un lenzuolo da letto che Domenico Dolce porta da casa. Nonostante l’impegno, anche questa volta, il sogno non si realizza. La speranza si riaccende quando la famiglia di Domenico Dolce, come regalo di Natale, decide di dare un aiuto economico ai due giovani, in modo da poter proseguire la loro attività. Le prime soddisfazioni arrivano, la strada è ancora lunga ma qualcosa sta cambiando.
Nel gennaio del 1987, per la prima volta si parla di loro su Vogue Italia, come stilisti emergenti da tenere d’occhio. Circa un anno dopo o poco più, sul numero di giugno si leggeva:” Fanno poco più di cinquant’anni in due e sono già famosi”. La loro carriera decolla.
Nel 1989, Madonna, farà realizzare ai due stilisti gli abiti per il suo “ Blond Ambition Tour”. L’incontro tra la pop star e i due designers, avrà un impatto decisivo sulla loro carriera e sulla loro popolarità. La scelta di Madonna di adottare lo stile audace e provocatorio di Dolce&Gabbana, porta il marchio sotto i riflettori internazionali ed inizia una stretta collaborazione. Saranno firmati Dolce&Gabbana i 1500 costumi per il “ Girlie Show Tour” del 1993, nel 2001 creeranno i vestiti per il “ Drownwd Word Tour” e nel 2010 Madonna poserà per una loro campagna pubblicitaria.

Arriverà poi l’amicizia con Kylie Minogue e anche in questo caso, molti abiti dei suoi tours verranno disegnati da Stefano e Domenico, vestono Beyoncé, Mary J. Blige, Missy Elliot e molte altre. Una delle loro muse e modella, negli anni ’90 sarà Monica Bellucci, per i due designers incarna la donna perfetta, misteriosa e sensuale, fasciata in un tubino nero con il rossetto rosso sulle labbra.
Dolce&Gabbana diventano due icone della moda.


Le radici siciliane di Domenico Dolce, diventano la cifra stilistica del marchio, il cinema italiano degli anni ’40 e ’50 continua ad essere fonte di ispirazione, donne austere e severe come Anna Magnani diventano le loro muse. Riprendono gli elementi della cultura e della tradizione siciliana, reinterpretandoli, con la quarta collezione nasce “Il vestito siciliano”, entrando nella storia dei 100 vestiti più importanti mai disegnati. Ispirato ad una sottoveste, con una linea aderente ed una scollatura diritta , verrà riproposto e rivisto in tutte le collezioni, diventando un capo icona del brand, oltre ai bustier in pizzo, la corsetteria e gli abiti gessati.
Indubbiamente la chiave del successo di Dolce&Gabbana è data dalla fusione di elementi tradizionali e moderni, il dato sartoriale è importante ed esalta la femminilità e la mascolinità delle loro creazioni. Per le donne, gli abiti sono un trionfo di sensualità ed opulenza, gli abiti da sera sono sontuosi, con gonne dagli ampi volumi e ricami che riportano alla tradizione siciliana, mentre gli uomini tornano ad essere dandy ma con una visione moderna.
Dolce&Gabbana ha saputo creare un equilibrio perfetto tra moda e marketing, realizzando campagne pubblicitarie, curate da fotografi del calibro di Fabrizio Ferri, Steven Meisel, Helmut Newton, Peter Lindbergh, per citarne alcuni, campagne che sono passate alla storia. Il leitmotiv, ovviamente è l’Italia, il Mediterraneo e il cinema. Non solo le campagne pubblicitarie raccontano vere e proprie storie, attraverso gli abiti ma anche le sfilate si trasformano in eventi attesissimi e spettacolari, un incontro tra arte e cultura. Alcune sfilate hanno segnato momenti importanti nella carriera dei due stilisti, come la sfilata di Alta Moda del 2019 a Catania, dove si è celebrato il lusso e la tradizione italiana, sullo sfondo del magnifico teatro romano della città siciliana.
Uno degli eventi più esclusivi del brand, risale al 2015 con la sfilata “The secret show” che si è svolta in un luogo tenuto segreto sino all’ultimo minuto, aumentando l’attesa e concentrando l’attenzione mediatica sull’evento.
Non si può, poi, dimenticare lo spettacolare show, sempre per l’Ata Moda, tenutosi a Venezia nel 2021. La location è stata Piazza San Marco, dove ha sfilato una colazione ispirata alla città, ai vetri di Murano, all’architettura, ai mosaici e dove 100 modelle e 100 gondolieri hanno intrattenuto gli spettatori e le celebrities di tutto il mondo.
Altrettanto indimenticabili, le sfilate ad Ostuni per l’Alta moda femminile e Alberobello per quella maschile, scegliendo la Puglia come cornice. Lo show ha attirato l’attenzione non solo per gli abiti e per la partecipazione di VIP, arrivati da ogni parte del globo ma per l’esclusività della location. La scelta di ambientare le sfilate nel Salento, riflette la volontà dei due stilisti di valorizzare e celebrare le tradizioni della cultura italiana.
Le sfilate per Dolce&Gabbana diventano un’occasione per consolidare il proprio marchio come simbolo di lusso e stile. Il brand si è affermato nel settore del lusso non solo grazie agli abiti ma anche con accessori, profumi, con il design e l’arredamento, realizzando un linea per la casa. Non a caso i due stilisti hanno una vera e propria passione per il mondo del design, come testimoniano le loro due bellissime case a Stromboli e Portofino.
Nonostante le sfide del mercato, le critiche che non hanno risparmiato il brand in questi anni, le vicissitudini giudiziarie, Dolce&Gabbana continua ad essere un punto di riferimento per la moda ed il lusso made in Italy. Riconoscibile nel mondo, grazie al suo stile ormai iconico e per aver creato un linguaggio visivo di impatto che rimarrà impresso nella storia della moda.
Ne è stata la riprova la mostra tenutasi a Palazzo Reale a Milano e successivamente a Parigi al Grand Palais, dal titolo “ Dal cuore alle mani”, dove è andato in scena l’artigianato italiano che si trasforma in arte, esponendo l’universo opulento dell’Alta moda, Alta sartoria e gioielleria di Dolce&Gabbana.