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Volto emblematico degli anni ‘90, musa di stilisti e fotografi, Kate Moss, negli ambienti della moda e non solo, è diventata una vera e propria icona di stile globale. Katharine Ann Moss, oltre ad essere stata, e forse lo è tutt’ora, una delle modelle più famose al mondo, è divenuta a tutti gli effetti un simbolo generazionale, portando in passerella un nuovo modello di bellezza, infrangendo i canoni dell’estetica che sino al suo avvento, avevano caratterizzato le passerelle ed erano proposti sulle copertine patinate dei magazine di moda.




CHI E’ LA REGINA DELLE PASSERELLE, ALLA QUALE NEGLI ANNI ‘90 VENNE AFFIBBIATO IL CONTROVERSO SOPRANNOME DI “COCAINE KATE”?
Classe 1974, nasce a Croydon, Londra, il 16 gennaio e a soli quattordici anni viene scoperta all’aeroporto JFK di New Jork da Sarah Doukan, fondatrice di Storm Management, era il 1998, da lì inizierà la sua carriera di modella. Sin da subito Kate Moss, ha saputo trasformare la sua figura, per quegli anni, così fuori dagli schemi, in un fenomeno globale, attraversando tre decenni, senza mai perdere il suo ascendente sul mondo della moda. Nel cuore degli anni ‘90, non è difficile notarla tra le top model di allora, così diverse dalla sua fisicità, basti pensare a Cindy Crawford, Elle Macpharson, Claudia Schiffer o Naomi Campell, celebrate per le loro forme e la loro struttura imponente. Alta circa 1,70, con una figura esile e androgina, tratti delicati ma intensi, si pone in netto contrasto con le super modelle curvilinee, Kate incarna il cosiddetto stile “heroin chic”. Chi contribuì a darle, ulteriormente, quell’aria da “ragazza dannata”, fu anche la fotografa Corinne Day, nel 1996, immortalandola, con un’aria decisamente grounge, per una campagna di Calvin Klain, divenendo il volto dell’iconico “heroin chic style”. Il suo look pallido, magro, occhi emaciati, zigomi spigolosi, capelli arruffati e un atteggiamento distaccato, distante dal glamour patinato, diventa un’espressione visiva della gioventù ribelle e malinconica degli anni ‘90, ormai disillusa e distante dal sogno americano. Kate Moss diventa l’icona dello stile “heroin chic” e da lì a poco verrà fortemente contestata, non solo dai giornalisti ma anche dall’allora presidente americano, Bill Clinton, denunciando la “normalizzazione dell’anoressia e della tossicodipendenza, come ideali estetici, parlando di “glamourazing heroin use”, il cui apice fu con la morte tragica del fotografo Davide Sorrentini nel 1997.Kate Moss, riservata, schiva, quasi a diventare enigmatica, non ha mai cercato la celebrità in senso tradizionale. Non è stato solo l’aspetto fisico a porre sull’Olimpo delle icone di stile Kate Moss, ha contribuito anche il suo carisma, quel modo di porsi quasi “selvatico” che caratterizzava le sue passerelle. La naturalezza di ogni suo gesto istintivo, risuonava incredibilmente potente. Non a caso Kate fu musa di Alexander McQueen, al punto che lo stilista nel 2006, fece apparire un ologramma in 3D di Kate Moss in uno dei suoi spettacoli e divenne uno dei momenti più iconici della storia della moda. Con John Galliano strinse un legame di profonda amicizia che va al di là delle passerelle, protagonista delle sfilate di Giorgio Armani e Zadig & Voltaire, ha posato per i più grandi fotografi, da Mario Testino, Steven Meisel a Peter Lindbergh ed il suo stile ha influenzato indirettamente altri stilisti come Vivienne Westwood, con un’estetica alternativa.






VITA PRIVATA E SCANDALI
Schiva alle interviste, non ha mai cercato di compiacere la stampa e questo suo atteggiamento ha contribuito a renderla ancora più affascinante e misteriosa, la sua forza risiede in gran parte, proprio nell’assenza del bisogno di attirare volutamente l’attenzione o il favore dei media. Dagli amori tumultuosi, a partire da Jonny Deep, con il quale ha avuto una relazione tra il 1994 e 1998 , successivamente Jefferson Hack, editore di “Dazed & Confused”, dal quale ha avuto la figlia Lili Grace, anche lei oggi intenta a seguire le orme della madre come modella. Arriverà poi Pete Doherty, membro del guppo rock The Libertines e simbolo della tendenza “indie slease”, ma la relazione durerà pochissimo. Nel 2011, la modella sposa Jamie Hince, dimostrando di avere una vera e propria passione per i gruppi rock, infatti il novello sposo è il chitarrista dei The Kills, i due si separano però nel 2015. Attualmente pare stia frequentando il fotografo Nikolai von Bismark e che la relazione abbia già superato gli otto anni. Dai party sfrenati, alle fotografie compromettenti, la sua vita privata, ha sempre attirato l’attenzione dei giornali ed è finita sulle prime pagine. Nonostante i gossip, le critiche ed anche i contratti persi, Kate Moss ha sempre mantenuto il suo status intatto, tornando ogni volta più forte di prima.




Lo scandalo che l’ha colpita nel 2005, dopo essere stata accusata di abuso di droga, sembrava aver compromesso seriamente la sua carriera, perdendo contratti e collaborazioni con case di moda e brand importanti. Il Daily Mirror pubblica delle foto di Kate Moss, mentre si ha l’impressione, stia sniffando cocaina in uno studio di registrazione londinese, in compagnia del compagno dell’epoca Pete Doherty. Lo scandalo scoppia immediatamente: contratti multimilionari con H&M, Burberry e Chanel vengono annullati e la modella rilascia una dichiarazione formale, con la quale si assume tutta la responsabilità di quanto accaduto ed inizia un periodo di riabilitazione. Nonostante le indagini avviate, la Crow Prosecution Service, annuncia l’impossibilità di procedere per mancanza di prove, impossibilitati nell’identificare se la sostanza in questione fosse cocaina, ecstasy o amfetamine, così Kate Moss viene scagionata. La sua carriera, sembra ancora più solida di prima, Forbs calcola addirittura che i suoi guadagni siano triplicati rispetto a prima dello scandalo. L’effetto “coca girl” paradossalmente le regalò una pubblicità incredibile, facendo aumentare i suoi compensi, frutto di un magnetismo, quasi oscuro, che da sempre le è proprio e contribuisce a creare il suo mito. Nel 2022, nel corso di un’intervista dichiara di essere stata presa più volte come simbolo di un decennio, quello degli anni ‘90, fuori controllo, quasi come fosse una specie di capro espiatorio, in uno scenario dove tutti quelli che le gravitavano attorno facevano uso di droghe. Kate Moss incarna lo spirito del “never complain, never expain” che le ha permesso di sopravvivere, facendo fronte alle crisi e agli scandali, da adolescente ambigua a super modella trasgressiva, da emblema dell’eccesso a Fenice, la sua carriera resta l’emblema della complessità del mondo della moda e del culto della celebrità.

KATE MOSS OGGI
Oggi Kate Moss rimane un’icona evergreen tra moda, wellness e nuovi progetti. Lontana dalle luci della ribalta, ora vive una vita più ritirata nella campagna inglese a Oxfordshire e nel 2022 ha fondato “Cosmos”, un’azienda di wellness, che ha fatto il suo ingresso negli USA, proponendo thè, cosmetici e profumi omeopatici ed ha lanciato una sua agenzia di talenti, la “Kate Moss Agency”.Certo non mancano regolari incursioni alle fashion week, incarnando eternamente lo stile boho-grunge, trasformando ogni sua apparizione in un momento glamour. Dall’era delle super top model al minimalismo degli anni ‘90, al ritorno dell’estetica Y2K e dell’attuale culto dell”of-duty model”, Kate Moss ha sempre creato le tendenze, non facendosi mai ingabbiare in una sola definizione. Oggi il suo stile, sfrontato, autentico e maledettamente Kate, continua ad ispirare una generazione dopo l’altra, al punto che pare sia una delle donne britanniche più influenti, considerata come vera e propria icona culturale del Regno Unito….esagerato? Ai posteri l’ardua sentenza!


