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Leonardo Valentini, giovane designer romano, riscrive i codici della moda con un’impronta glamour, dove sacro e profano, punk e poesia danno vita ad una visione profondamente personale.
In un panorama dove l’estetica è ormai per molti prevedibile e di provocatorio ha ormai ben poco, Leonardo Valentini, si distingue per raccontare i corpi e ciò che li veste. Le sue collezioni sono ancora capaci di fondere eros, memorie e ispirazioni gotiche e lo fanno attraverso la pelle che diventa cifra stilistica delle sue creazioni. Il suo lavoro è una dichiarazione di bellezza e vulnerabilità, racchiuso in un’estetica “wild glam punk”.
Partiamo dall’inizio, Leonardo Valentini fonda l’omologo brand nel 2021, che prende vita con la collezione “Eroticangelo”, qui ha inizio il suo vero e proprio progetto estetico, verso un percorso di sperimentazione artigianale sui pellami pregiati, sulla seta e sui ricami, dove la cura dei dettagli è evidente anche nelle metallerie gioiello, rigorosamente gold. La scelta di produrre in Italia, collaborando con artigiani ed aziende specializzate, utilizzando gli scarti di pellami di abbigliamento per realizzare gli accessori, va a connotare un’identità ed una forte personalità del brand, volto a sostenere il Made in Italy, decretandone la qualità e la forza di un prodotto realizzato in Italia, maestra dell’artigianato.
L’approccio creativo di Valentini è dato dalla fusione di tre elementi: wild, glam e punk dove lo stile evolve di collezione in collezione. Le sue creazioni sono caratterizzate da un forte legame con la musica, non a caso artisti come Lenny Kravitz, Måneskin e Irama, solo per citarne alcuni, vestono le sue creazioni. Leonardo collabora spesso con artisti del panorama musicale ed i suoi look sono pensati per il palco e per l’impatto visivo, per questo motivo in loro c’è una narrativa musicale. Non possono essere definiti scenici ma ritmici nella loro costruzione, creare abiti per Valentini diventa un atto espressivo-emotivo e narrativo.
Le sue collezioni sono concettuali, legate a temi autobiografici o spirituali e prendono vita come album musicali, dove ogni abito rappresenta una traccia, un momento e un’emozione. Forse proprio per questo lo stilista ha un feeling particolare con i musicisti, a dire di Leonardo Valentini stesso ogni collezione è un proseguimento della precedente, come se fosse un racconto continuo. I suoi abiti emanano una sensualità decadente, rendendo le collezioni sofisticate ed intriganti, grazie alla pelle, alle trasparenze, ai dettagli bondage che convivono con i tagli sartoriali, i ricami dorati e le silhouette fluide. Non manca una vena di romanticismo barocco, tra le cui pieghe si nasconde la sensualità e l’erotismo civettuolo di quell’epoca. L’arte barocca e l’elemento religioso tipico italiano, vengono rielaborati in chiave profana, dando libera interpretazione all’estetica della cultura underground, dei club e del fetish. Si ha un rimando alla cultura visiva degli anni ’90 e 2000, spaziando da McQueen a Galliano, arrivando a Jean Paul Gaultier.
Lo stile di Valentini, trascende il genere, proponendo capi fluidi per corpi non costretti allo stereotipo dell’etichettatura ma entità che celebrano, così come i suoi abiti, la diversità esistenziale, l’amore libero, tra trasformazione e dolore. Tutto questo è racchiuso nelle collezioni di Valentini più recenti, a partire dalla FW24 “Baratto”. Una collezione seasonless e genderless che esplora il concetto di scambio tra amore e sesso nel contesto della nightlife e del mondo glamour. Non a caso, il logo scelto per la collezione è dato da due cupidi che si baciano, simbolo di un amore senza confini. La campagna pubblicitaria della collezione, ha visto la partecipazione degli Animaux Formidables, gruppo musicale che durante XFactor 2023, ha indossato le creazioni del designer.
La collezione FW25 “Crudelio Fabiola” è ispirata alla perdita di una persona cara, si affronta il tema della vita e della morte, il materiale scelto per la realizzazione di capi è la pelle, mentre i dettagli ed i particolari sono in oro. La collaborazione con l’artista Sethu, ha aggiunto una dimensione musicale alla presentazione della sfilata. Questo genere di collaborazioni evidenziano come Valentini utilizzi la moda intesa come mezzo per celebrare la musica, creando un dialogo costante tra i due mondi.
E’ indubbio che i nomi stessi delle collezioni, da “Eroticangelo” a “Crudelio Fabiola”, riportano ad un dialogo costante tra sacro e profano, tra ciò che è angelico e la sfera sessuale. Il simbolismo nel lavoro dello stilista è centrale: cuori, croci, cupidi, corde, specchi sono elementi ricorrenti. Oltre alla direzione creativa del proprio brand, Leonardo Valentini è impegnato in progetti educativi come docente alla RUFA, Rome University of Fine Arts, dove insegna Design Management e Graphic Disign.
Con la sua visione audace Leonardo Valentini, sembra voler riscrivere le regole del fashion system italiano, fondendo arte, provocazione e musica in un’estetica riconoscibile e potente. Le collaborazioni internazionali, come quella con Lenny Kravitz e con i volti emergenti del panorama musicale, testimoniano la capacità dello stilista di interpretare lo spirito del tempo, affermandosi come uno di nomi più interessanti da seguire , all’interno di un panorama sempre più fluido tra arte e cultura pop. Capace di vestire il corpo e dare voce all’identità.