AGENDA GLAMOUR: I prossimi appuntamenti con la Moda
Gennaio 18, 2025Eleganza Made in USA: I Look di Melania Trump alla Cerimonia di Insediamento
Gennaio 22, 2025
«Oggi ci si aspetta che un creativo, invece di fare il proprio lavoro, regali emozioni», sostengono Miuccia Prada e Raf Simons, che ribadiscono la loro comune intenzione di fare soprattutto una cosa: «Realizzare capi che abbiano un senso per le persone».
L’impronta di entrambi gli stilisti è palese in tutte le collezioni Prada, nonostante Miuccia Prada, in un’intervista a Vogue Italia, abbia dichiarato di essere sempre stata scettica in merito alle collaborazioni: «Mi sembravano solo un modo per vendere di più, mi sembravano cliché, banalità, non vere idee. Non mi sono mai interessate».
Oggi la signora Prada sembra avere cambiato opinione, e le collezioni nascono attraverso uno scambio di idee, dice Simons. «Parliamo della stagione precedente, di idee e sensazioni, e da lì le cose più piccole iniziano a crescere. Ma tutto parte da quello che ci diciamo».
«È questo che fa di uno stilista un bravo stilista», aggiunge Prada. «Prima di tutto devi avere delle buone idee, e poi devi essere in grado di tradurle. Se non ho ancora un’idea precisa in mente, mi faccio sempre questa domanda: ‘Cosa mi interessa davvero? Può essere un luogo, un colore, un’emozione. Poi vi associo un tessuto, e cerco di capire perché quella cosa mi attrae. In pratica, si parte dall’estetica. È un processo che può durare mesi».
«La parte collaborativa», aggiunge Simons, «è facile facile. È molto facile. Non lavoriamo in modo poi così diverso. Ci sono stilisti che si siedono a un tavolo e iniziano a disegnare bozzetti e tutto quanto. Ma noi non siamo per niente così».