
Christa Paffgen
Gennaio 17, 2025
Rivoluzione nella Moda: cambi di poltrona che fanno discutere
Gennaio 18, 2025


Romantici di tutto il mondo unitevi, oggi vi porto in un giardino incantato, uno dei luoghi a mio avviso più romantici di Parigi. Forse non molto conosciuto dai turisti ma vale assolutamente la pena di farci un salto. Se siete alla ricerca di angoli tranquilli della città che possano essere fonte di ispirazione per il vostro soggiorno nella Ville Lumière o semplicemente per una colazione in puro stile parigino, circondati da profumatissimi roseti, vi consiglio di inoltrarvi in Rue Chaptal, ai piedi di Montmartre, nel quartiere de La Nouvelle Athènes. Al numero 16 troverete un bellissimo viale alberato, che vi condurrà al Musée de la Vie Romantique.
Una volta entrati nel giardino, avrete l’impressione che il tempo si sia fermato, tutto rievoca atmosfere e suggestioni dell’epoca romantica. Il Musèe de la Vie Romantique, in realtà era un hotel particulier del 1830, il cui giardino d’inverno è adorabile, infonde una sensazione di calma e tranquillità e proprio per questo motivo è il luogo ideale per leggere un buon libro, lontano dal rumore della “Paris qui bouge”. Magari sorseggiando un thé nel Salon de thé che si trova all’interno del giardino che si affaccia al cortile adiacente a quella che un tempo fu la dimora del pittore Ary Scheffer.


Per molti anni, questo luogo in cui il tempo si è fermato, fu luogo di incontro di personaggi come George Sand, Fryderyk Chopin, artisti come Eugène Delacroix, Jean Auguste Dominique Ingers e negli anni avvenire, Charls Dikens ne sarà un frequentatore abituale.
La villa oggi è divenuta un museo, dove gli ambienti interni si sono mantenuti intatti e conservano il fascino dell’epoca romantica. Al piano terra sono numerosi gli oggetti personali di George Sand, dai ritratti, ai ricordi di famiglia e numerosi gioielli in stile liberty. Al primo piano si trovano le opere del pittore Ary Scheffer, affiancate da quelle di artisti a lui contemporanei.

Questo luogo è sicuramente uno dei musei letterari più interessanti da visitare a Parigi, insieme alla Maison de Balzac ed alla Maison de Victor Hugo. Inoltre per gli appassionati di botanica sarà un piacere visitare le stanze in cui è conservata la collezione di disegni relativa a piante e fiori di Pierre-Joseph Redouté. Pur non essendo particolarmente appassionata del genere, sono rimasta affascinata dalla grazia, dai colori e dalla precisione con cui questo artista della fine del XVIII secolo, ha riprodotto una numerosa varietà di specie vegetali.
Nel ‘700 la passione per le scienze naturali, diventa un vero e proprio fenomeno sociale, che contagia la corte francese, gli aristocratici e gli studiosi. Saranno numerosi i pittori che tenteranno di emulare Redouté, dipingendo fiori, canestri di frutta e tutto ciò che avrà a che fare con la natura e la vegetazione, creando una vera e propria pittura di genere. I fiori diventano i protagonisti assoluti delle arti decorative, ed entrano a far parte della vita quotidiana dei sovrani che hanno a loro disposizione servizi di porcellana finemente decorati, tessuti ricamati con fili d’oro ed argento, sete sulle quali sono riprodotti fiori ed elementi naturali, passamanerie impreziosite da ricami che diventano preziose miniature. Purtroppo mi sono dovuta accontentare di fotografare ed osservare al di là dei vetri di protezione questi oggetti meravigliosi.
Io adoro le carte dipinte, che sia da lettera o da parati, ho una passione per le “papiers peints”. Verso la fine del regno di Luigi XVI, sulla carta erano impressi motivi floreali e ghirlande, i fiori diventano il decoro preferito delle corti più lussuose. Non solo, anche la moda ed i bijoux prendono in prestito elementi dal mondo dei fiori e delle piante. Non ho potuto esimermi dall’ammirare i gioielli per la corte, creati da Marie- Etienne Ninot, l’ispirazione è ovviamente floreale, con bouquets di ortensie e violette che vanno ad ornare diademi, bracciali e spille. Le pietre preziose caratterizzano perfettamente le sfumature e le nunces dei fiori e dei loro petali.
Non occorre molto tempo per visitare il Musée de la vie Romantique, il luogo non è molto grande ma vi garantisco che trascorrerete qualche ora immersi nella tranquillità, in un angolo di Parigi dove sarà piacevolissimo fermarsi nel giardino d’inverno per un brunch o per assaporare dei profumatissimi croissants, immersi nello spirito romantico che caratterizzava la Parigi di qualche secolo fa.


