Oliviero Toscani ha firmato campagne in grado di suscitare dibattito e critiche per la loro crudezza e anticonformismo. Dopo aver lavorato per prestigiose riviste come Vogue, L’Uomo e Harper’s Bazaar, negli anni ’80 ha stretto una collaborazione che ha segnato la sua carriera: quella con Benetton. Ha collaborato con il brand dal 1982 al 2000 e poi dal 2018 all’inizio del 2020.
Negli anni ’70, Toscani è stato una forza creativa dietro i più grandi giornali e marchi del mondo, tra cui GQ, Elle, Missoni, Valentino, Armani, Esprit, Prenatal, Chanel e, soprattutto, Elio Fiorucci. Con quest’ultimo, un innovatore della moda mondiale, Toscani ha stretto una collaborazione e un’amicizia indissolubile.
Nel 1982, arriva l’incontro che cambia il mondo della comunicazione: Toscani inizia a realizzare le campagne per Benetton, dando vita a una serie di immagini ormai radicate nell’immaginario collettivo. È in questo periodo che viene inventato il marchio “United Colors of Benetton,” il famoso rettangolo verde che accompagna fotografie capaci di scuotere le coscienze. Toscani ribalta il senso delle fotografie di moda, affrontando tematiche sociali cruciali.
Nel 2007, durante la settimana della moda di Milano, Toscani scuote il fashion system con una campagna provocatoria che ritrae una ragazza anoressica nuda, mostrando i segni distruttivi di una malattia spesso sfruttata dalla moda.
Sempre nel 2007, Toscani dà vita al progetto “Razza Umana,” girando il mondo per ritrarre persone nelle piazze e nelle strade con uno studio fotografico itinerante.
Scomparso il 13 gennaio 2024, Oliviero Toscani ha lasciato un segno indelebile nella fotografia. Tra arte e provocazione, i suoi scatti iconici restano divisivi ma eterni.
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Ci mancherà il tuo estro e il pensiero verticale che ti ha caratterizzato